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Il sogno della Gestapo

Toc, toc!

– Wolfgang ti prego aprimi!

Toc, toc!

Finalmente la porta si aprì e Wolfgang apparve in veste da camera.

Abraham entrò e chiuse la porta.

Toc, toc!

Wolfgang andò ad aprire.

Il capitano e due soldati entrarono nell’appartamento.

Wolfgang ammiccò indicando il camino.

Il capitano afferrò un attizzatoio e diede un colpo deciso su per la canna del camino.

Un grido, Abraham precipitò a terra e fu afferrato dai due soldati.

Abraham si ritrovò legato ad una sedia, completamente nudo ed aveva già subito la tortura dello spegnimento delle sigarette sulla pelle, un soldato nazista si avvicinò con un secchio colmo d’acqua gelata e glielo rovesciò addosso.

Abraham si svegliò madido di sudore al centro del letto, si guardò intorno e riconobbe con piacere la sua cameretta, per fortuna era stato solo un sogno, anzi un incubo, in questo periodo disgraziato col Covid che imperversa gli mancavano solo gli incubi con i nazisti.

Si ributtò sotto le coperte e riprese a dormire.

Ma dov’è finito, come ha potuto liberarsi, cercatelo… ah eccolo lì nell’angolo, prendetelo e legatelo di nuovo, stavolta non riuscirà a scappare, portatemi il nerbo di bue, merita una bella lezione.

Il sogno della Gestapoultima modifica: 2020-12-05T20:51:29+01:00da
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