Si va alle elezioni

ipotesi 1:

Salvini premier: schieriamo tutte le nostre portaerei nel canale di Sicilia, bombardiamo i barconi dei migranti e risolviamo il problema dell’immigrazione.

ipotesi 2:

Grillo premier, oppure uno dei suoi scelto dalla “ggente”: schieriamo tutta la nostra contraerea e abbattiamo tutti gli aerei che rilasciano scie chimiche, così risolviamo tutti i problemi.

La funzione sociale del rompicoglioni è fondamentale come sentinella del rispetto delle regole democratiche, la controindicazione è che per svolgere quella funzione bisogna rimanere confinati in quel ruolo.

In poche parole un rompicoglioni non potrà mai diventare amministratore, pena la perdita delle sue caratteristiche peculiari, nel caso ciò avvenisse, mettendo in mostra la sua pochezza, sarebbe a sua volta preda di un altro rompicoglioni.

A volte i rompicoglioni possono essere utili, se hanno la funzione di moralizzatori, se sono apportatori di soluzioni,

nel caso di Beppe Grillo no, lui è rompicoglioni a prescindere, come diceva Totò e sarebbe molto meglio per noi tutti che

continuasse a fare solo cabaret.

Adesso è venuto fuori con la stronzata del referendum sull’euro, quando qualsiasi imbecille che capisca un po’ d’economia,

potrebbe spiegargli che sarebbe il colpo finale per la disastrata economia italiana, ma tant’è, l’importante è fare spettacolo,

anzi massimo spettacolo.

Adesso che gli scandali avanzano, dall’Expo al Mose, che coinvolgono politici del Pd e del Pdl, verrebbe voglia di affidarsi ad un partito nuovo, non coinvolto negli scandali.

Ci sarebbe il movimento 5 stelle, quasi, quasi… eppure no, c’è Beppe Grillo, non ce la faccio, lui mi fa l’effetto di una peperonata mangiata a mezzanotte, è un piatto che  proprio non digerisco, ma se il movimento riuscisse a liberarsene, chissà…

Grillo vuole andare con Farage, machissenefrega, imbecille lui, imbecille l’altro, stanno benissimo insieme.

E chi non è d’accordo con me peste lo colga!