Immigrati
«I lavori più leggeri sono degli italiani perché sono arrivati prima in Italia».
«La Lega sono persone italiane che il capo è un italiano. Loro si chiamano Lega Nord e sono contro il Sud, l’Ovest e l’Est».
«I bambini non sono migrati in Italia, sono portati lì perché li portano i loro genitori. Se era per me, io qui non ci venivo».
(Tre testimonianze di figli di immigrati dal libro “Italiani per esempio”, riportate sull’ultimo Venerdì di Repubblica).
tratto dal blog PIOVONO RANE di Alessandro Gilioli
Grande Marco!
Sangue nero
Dalla tua pelle
nera,
diversa dalla mia,
sgorga sangue
dell’identico
colore
del mio,
eppure non ha
lo stesso valore.
O labile memoria
di quando erano
i nostri padri
ad avere
la pelle
nera.
Simpatici leghisti
In fondo sono simpatici i leghisti con le loro manifestazioni folcloristiche.
Simpatici con i loro copricapi con le corna, anche se non capisco perché debbano far sapere a tutti dell’infedeltà della moglie.
Simpatici quando riempiono l’ampolla con l’acqua del Po e la versano nell’Adriatico contribuendo ad alleviare il fenomeno della bassa marea.
Simpatici per il fazzoletto verde nel taschino, e la cravatta verde, e le bandiere col simbolo della marijuana.
Simpatici perché auspicano la conservazione dei dialetti, che sicuramente è un ottimo progetto culturale e poi si aiuta chi ( di loro) non conosce una parola d’italiano.
Simpatici perché sono geniali inventori, hanno inventato una nazione che non esiste: la Padania.
Siccome son simpatici son pronto a stringervi la mano,
simpatici, sì… come un foruncolo sull’ano.
Lega Nord di lotta e di governo
Povera Italia, povera Europa, il vento xenofobo soffia più forte.
La Lega Nord avanza in Italia e questo dato è senz’altro negativo, in quanto la Lega rappresenta le pulsioni primordiali e una cultura, anzi più che altro una sottocultura del razzismo.
“Tu sporco negro, perché venuto nel mio territorio, tornare dalla tua tribù.”
Eppure oggi questo modo di pensare è maggioritario in Italia, un altro regalo dell’era berlusconica.
Nel secolo scorso il vento xenofobo ci ha portato ai forni crematori, speriamo che la storia non si ripeta.
Sono razzista!
Ebbene sì, lo confesso sono razzista, di solito chi lo è cerca di deviare il discorso, trovare giustificazioni, io non lo faccio, confesso pubblicamente e apertamente di essere razzista.
Confesso che quando vedo una persona che legge “Il giornale”, “Libero” o “La padania”, oppure segue assiduamente il TG4 di Emilio Fede, insopprimibile nasce l’idea di considerarlo un essere inferiore, sottosviluppato culturalmente, e non basta, lo considero anche carente sul piano intellettivo.
Esplode così il mio sentimento razzista, d’altronde non si spiega altrimenti il fatto che questi individui continuano a farsi prendere per il c…, pardon per i fondelli, da quindici anni da un anziano miliardario megalomane e sono ancora lì ad osannarlo chiamandolo per nome.
Chissà cosa deve ancora combinare questo signore, perché finalmente a costoro si aprano gli occhietti, è pur vero che l’amore è cieco, ma a tutto c’è un limite!