Il giorno della memoria
Il senatore americano Alben W. Barkley, membro del comitato d’indagine del congresso sulle atrocità naziste, in ricognizione nel lager di Buchenwald il 24 aprile 1945 (Fonte Wikipedia)
Non c’è più!
Vauro – Annozero
Poveri italiani!
Chi ha il coraggio di difenderlo?
Non ho fatto commenti nei giorni scorsi, perché pensavo che fosse come sparare sulla Croce Rossa, stavolta mi son detto va fuori dai coglioni, anche i fedelissimi avranno dei dubbi, infatti anche Libero ha espresso qualche perplessità, invece no, dopo i primi momenti di sbandamento è partita la macchina mediatica.
“Gli italiani non ci cascano”, scrive oggi Il Giornale e parla dei soliti sondaggi, non faccio fatica a crederlo, gli italiani (una parte perlomeno) sono veramente un popolo di imbecilli, i sondaggi dicono che la sua popolarità non cala o perlomeno lo fa in maniera impercettibile, ogni volta resto allibito, una volta che il berlusconismo sarà passato, gli studiosi proveranno a spiegare per quale arcano motivo questo individuo ha ammaliato tante persone.
“Mi diverto, non mi dimetto e non vado dai magistrati”, non stento a crederlo, se si dimette va dritto in galera, la strategia adesso è lo scontro istituzionale e chi se ne frega se intanto il paese se ne va a puttane, pardon chiedo scusa per la metafora.
Bisogna essere ottimisti, come dice lui, infatti credo e spero che questi ultimi avvenimenti abbiano allontanato definitivamente la sua candidatura dal Quirinale, vederlo Presidente della Repubblica non l’avrei sopportato, eppure non è detto, ormai in questo maledetto paese non ci si può meravigliare più di niente.
Saltimbanchi
Saltimbanchi
improvvisano spettacoli
tra facce indifferenti.
Gelo per le strade
ancor di più nei cuori
sempre più disabituati
alla diversità.
Anzi impauriti
da tutto ciò
che esula
dalla nostra comprensione.
Rinchiusi nella gabbia
del nostro egoismo
i desideri degli altri
ci appaiano vuoti incomprensibili.
Nel frattempo i sogni
dispiegano le ali in volo
e si perdono tra le nuvole
alla ricerca della
meta perduta.