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Ago 24, 2020 - blog life, Racconti    Commenti disabilitati su Il mistero del quadro dimenticato

Il mistero del quadro dimenticato

Blu

Dipingere è stata una delle mie passioni giovanili, poi altri interessi sono subentrati e la pittura è stata accantonata,

Però era in stand by, l’avevo solo messa momentaneamente da parte, mi ripromettevo di riprendere non appena fossi stato in pensione, nel momento in cui mi sarei trovato a disporre di numerose ore di tempo libero, per superare il primo impatto da mancanza di impegni di lavoro.

Tutto sommato non me la sono cavata male, non ho avuto attacchi di nostalgia per il lavoro, poi è arrivato il lock down che ha intensificato la produzione artistica.

I social hanno contribuito a superare i momenti di inattività e a mantenere i contatti con gli amici e i parenti, tutto nella norma, fino al giorno in cui tramite Whatsapp mi arriva l’immagine di un quadro.

Il numero del mittente non è tra i miei contatti e questo stimola la mia curiosità, il quadro raffigura una ballerina che si allaccia una scarpetta su sfondo blu, probabilmente una copia di un dipinto di Degas, la firma è la mia, però non ricordo quando l’ho dipinto, probabilmente sarà stato trent’anni fa.

Ma chi è la misteriosa sconosciuta che mi ha inviato il messaggio su Whatsapp?

Alla mia richiesta di conoscere la sua identità mi ha risposto inviandomi un suo quadro raffigurante un ritratto di donna, scrivendomi testualmente: “ Il quadro è tuo pensavo lo riconoscessi, non pensare a chi sia il mittente, scusa il disturbo, lascia perdere”.

Oh cielo, non riesco a capire chi possa essere, è un mio quadro, a chi l’ho regalato?

Oppure potrei averlo venduto?

Mi piace pensare ad una mia ammiratrice, potrebbe esserci stata una storia fra noi due?

Improbabile, me ne ricorderei, potrebbe essere stata solo una simpatia, senza ulteriori conseguenze.

Ma allora perché inviarmi la foto del quadro dopo tanto tempo e perché celare la sua identità?

“Ero innamorata di te, mi piaceva ogni cosa che tu facevi, avrei voluto che mi considerassi un po’, ma tu eri già impegnato e non c’era spazio per me.Mi piacerebbe rivederti, però forse è troppo tardi, scusami ripensavo a diversi momenti della mia vita e mi è capitato di pensare a te, fai finta che non sia successo niente.”

“Non ti sei mai accorto di me, occupato com’eri a scherzare con tutte le persone fornite di un paio di tette, mentre io soffrivo in silenzio e non ti accorgevi di tutte le attenzioni che avevo per te, ti ho commissionato quel quadro per avere un oggetto tuo da venerare.”

  • Svegliati pigrone è ora di svegliarsi, la scopa elettrica ti attende stamattina!

La luce del giorno invase la camera da letto riportandolo nel mondo reale.

  • Senti cara, ti ricordi quella copia di Degas che avevo dipinto un po’ di tempo fa, ti ricordi mica a chi lo avevamo dato.
  • Figurati, con tutte le tele che hai imbrattato se me lo ricordo, forza salta giù dal letto.