Feb 22, 2015 - Attualità    Commenti disabilitati su Rompicoglioni a prescindere!

Rompicoglioni a prescindere!

rc

Non ne posso più di questi personaggi che devono fare i rompicoglioni

a prescindere, certo ogni tanto dicono delle cose vere,

o perlomeno che sembrano tali, però ogni tanto bisognerebbe anche costruire,

non solo distruggere.

Sicuramente se non continuassero ad essere rompicoglioni non li

ascolterebbe più nessuno, allora addio guadagni,

io però non li sopporto più.

Feb 7, 2015 - blog life, Poesia    Commenti disabilitati su Ritorno a casa

Ritorno a casa

joy

 Qualche minuto all’aurora…

coriandoli di neve

nel tuo cuore ghiacciato,

bello il paesaggio

innevato.

Un uccello

vola intirizzito

alla ricerca di una briciola

d’amore.

Fumo sale dal camino

alla ricerca

di amori passati,

ma il vento,

gelido, indifferente,

lo spazza via.

Una luce in fondo al sentiero

ti indica la strada,

tortuosa, infida, difficile.

Sembra che il buio vinca,

i contorni delle cose

sono indistinti, rarefatti,

ma alla fine il chiarore riappare,

una nuova alba

come sempre nascerà.

Dic 31, 2014 - Attualità, Poesia    Commenti disabilitati su Grazie Leo.

Grazie Leo.

 

DIALOGO DI UN VENDITORE D’ALMANACCHI

E DI UN PASSEGGERE

Venditore. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi?

Passeggere. Almanacchi per l’anno nuovo?

Venditore. Si signore.

Passeggere. Credete che sarà felice quest’anno nuovo?

Venditore. Oh illustrissimo si, certo.

Passeggere. Come quest’anno passato?

Venditore. Più più assai.

Passeggere. Come quello di là?

Venditore. Più più, illustrissimo.

Passeggere. Ma come qual altro? Non vi piacerebb’egli che l’anno nuovo fosse come qualcuno di questi anni ultimi?

Venditore. Signor no, non mi piacerebbe.

Passeggere. Quanti anni nuovi sono passati da che voi vendete almanacchi?

Venditore. Saranno vent’anni, illustrissimo.

Passeggere. A quale di cotesti vent’anni vorreste che somigliasse l’anno venturo?

Venditore. Io? non saprei.

Passeggere. Non vi ricordate di nessun anno in particolare, che vi paresse felice?

Venditore. No in verità, illustrissimo.

Passeggere. E pure la vita è una cosa bella. Non è vero?

Venditore. Cotesto si sa.

Passeggere. Non tornereste voi a vivere cotesti vent’anni, e anche tutto il tempo passato, cominciando da che nasceste?

Venditore. Eh, caro signore, piacesse a Dio che si potesse.

Passeggere. Ma se aveste a rifare la vita che avete fatta né più né meno, con tutti i piaceri e i dispiaceri che avete passati?

Venditore. Cotesto non vorrei.

Passeggere. Oh che altra vita vorreste rifare? la vita ch’ho fatta io, o quella del principe, o di chi altro? O non credete che io, e che il principe, e che chiunque altro, risponderebbe come voi per l’appunto; e che avendo a rifare la stessa vita che avesse fatta, nessuno vorrebbe tornare indietro?

Venditore. Lo credo cotesto.

Passeggere. Né anche voi tornereste indietro con questo patto, non potendo in altro modo?

Venditore. Signor no davvero, non tornerei.

Passeggere. Oh che vita vorreste voi dunque?

Venditore. Vorrei una vita così, come Dio me la mandasse, senz’altri patti.

Passeggere. Una vita a caso, e non saperne altro avanti, come non si sa dell’anno nuovo?

Venditore. Appunto.

Passeggere. Così vorrei ancor io se avessi a rivivere, e così tutti. Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest’anno, ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascuno è d’opinione che sia stato più o di più peso il male che gli e toccato, che il bene; se a patto di riavere la vita di prima, con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch’è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll’anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?

Venditore. Speriamo.

Passeggere. Dunque mostratemi l’almanacco più bello che avete.

Venditore. Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.

Passeggere. Ecco trenta soldi.

Venditore. Grazie, illustrissimo: a rivederla. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi.

Dic 5, 2014 - Attualità    Commenti disabilitati su Sulla cresta dell’onda!

Sulla cresta dell’onda!

matteo

Se questi sono i leaders del futuro, come dice il mio amico napoletano:

“Stamme proprio ‘nguaiate!”

Dic 1, 2014 - Attualità, Curiosità, opinioni, sport    Commenti disabilitati su Culjuve

Culjuve

culjuve

Ecco perché la Juve è la squadra più antipatica d’Italia, perché anche quando non merita, o l’arbitro o il colpo di culo e arriva l’aiutino.

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